domenica 14 febbraio 2016

Glassa al cioccolato: Recensione su Camminando tra le pagine


Cosa Penso:

«L’amore è come la glassa al cioccolato.

Copre tutto il resto.

 Ne assaggi un pezzetto e non senti più rancore,
dolore o rabbia.
 Un altro pezzetto e non fai altro che ricordare
 il profumo della pelle della persona che ami.
Il colore dei suoi occhi.
L’espressione del suo viso
quando qualcosa la stupisce o quando è felice.»


Ed eccomi qui a distanza di poco meno di un anno per recensire il secondo romanzo della serie L’amore è come… di Barbara Schaer.
Fino allo scorso anno Barbara era conosciuta nel mondo del self-publishing per i suoi romanzi urban fantasy: “Alis Grave Nil” e “ Onislayer” – romanzi che ancora non ho letto, ma ho intenzione di rimediare al più presto non appena sarò un pochino più libera – ma sono certa che dal 2015 questa autrice si sia guadagnata un piccolo posticino anche nel cuore di molti lettori di romance, siccome il suo primo romanzo rosa “L’amore è come un pacco regalo” è stato uno dei best sellers di amazon dell’anno appena passato.
Nel primo romanzo della serie, “L’amore è come un pacco regalo” (click sul titolo per la mia recensione), abbiamo conosciuto Giada e l’abbiamo seguita nella sue peripezie amorose, e ora in questo secondo capitolo; “L’amore è come la glassa al cioccolato”  è arrivato il momento di conoscere meglio sua sorella maggiore Giorgia – personaggio che abbiamo già conosciuto, ma ora ci viene data la possibilità di approfondire e toglierci tutte quelle piccole curiosità che erano nate dalla lettura del primo romanzo della serie.
Giorgia nel raccontarci la sua storia ci trascina in un esilarante e divertente vortice di incomprensioni, bugie a fin di bene e una buona dose di romanticismo che non guasta mai.  Vi garantisco che la storia di Giorgia è fantastica, fantastica come è la stessa protagonista e non potrete far a meno che affezionarvi a lei e fare il tifo per uno dei due maschietti di turno. Sì ho proprio detto due maschietti… ma tranquilli voi la fuori se non amate i triangoli amorosi qui è tutto gestito perfettamente, e lo adorerete! 

Giorgia non sta passando un periodo facile.
Il suo matrimonio con Max, l’uomo che per tutta la vita è stato il suo grande amore  e marito negli ultimi quattro anni, è da poco arrivato al capolinea. La separazione non è stata troppo dolorosa, ma quando Giorgia si scopre incinta non è esattamente al settimo cielo. Certo, è una donna adulta di trentaquattro anni e con un lavoro solido alle spalle, ma non si aspettava proprio di diventare una mamma single e di dover affrontare una gravidanza, e tutto lo stress che ne consegue, tutta sola.
Ma questo non è il suo unico problema.
Al momento ha una preoccupazione più grossa!
Probabilmente molti di voi si chiederanno cosa c’è di peggio che essere una donna trentenne con un matrimonio fallito alle spalle che si scopre una madre single?
Forse non sapere chi è il padre?
Sì, decisamente è questa la cosa peggiore! 
E questa è proprio la situazione di Giorgia.
Due sono i possibili papà.
Max e Andrea.
Il primo, Max, è il suo ex marito e compagno di una vita. L’uomo con cui dai tempi del liceo ha condiviso ogni più piccola cosa. L’uomo con cui è cresciuta e maturata, ma purtroppo non si può dire lo stesso di lui. Max è troppo immaturo per assumersi delle responsabilità, ha lasciato il suo posto fisso in banca per rincorrere una carriera da rock star che non ne vuole sapere di decollare.
«Giorgia, tutto quello che ho cantato è vero. Sono un uomo terribile, ma grazie a Dio ho trovato te.»

Abbasso lo sguardo e cerco di darmi un contegno visto che il mio istinto sarebbe quello di lasciarmi andare a un pianto a dirotto, ma lui si avvicina, mi strofina una spalla con la mano come se volesse infondermi coraggio, e poi mi abbraccia.

Mi ritrovo con il viso premuto contro il suo petto, l’odore della sua maglietta sa di famiglia, sa di casa, e io mi sciolgo.
«Non riesco a rinunciare a te, Giorgia» mi sussurra contro i capelli, accarezzandomi la schiena. «Sei l’unica che abbia mai amato in vita mia. Se mi guardo indietro ci sei solo tu. Ci sei sempre tu. E se averti al mio fianco significa diventare padre... be’, lo accetto. Imparerò a conviverci. Solo... non mi lasciare, ti prego.»

Il secondo, Andrea, è il suo compagno di notte bollenti. Un uomo dannatamente sexy ed irresistibile con quei suoi muscoli possenti da lottatore professionista e una deliziosa fossetta sul mento. Il ragazzaccio che viene da una famiglia per bene, ma che fa di tutto per essere un bad boy, è l’uomo con cui Giorgia ha iniziato a frequentarsi – e per frequentarsi intendo rotolarsi tra le lenzuola – dopo che il suo matrimonio è fallito.
«Non è strano?» mi chiede senza allontanarsi troppo. «Odiarti tanto e avere sempre voglia di baciarti. Ogni volta che ti vedo.»Mi bacia ancora, questa volta più a fondo. Più intensamente.Si stacca a malincuore e strofina la punta del naso contro alla mia. «Quanto detesto il fatto che lui lo possa fare ogni volta che vuole.» 

Max&Andrea.
Andrea&Max.  
Due uomini diversi sotto ogni punto di vista, ma che hanno una sola cosa in comune: entrambi non vogliono figli. Max non li vuole perché incapace di assumersi una tale responsabilità, Andrea non li vuole perché un casanova impenitente allergico alle relazioni stabili.
Eh si, è proprio un gran casino!
Ma per fortuna i due maschietti dimostrano entrambi un po’ di sale in zucca e decidono di assumersi le loro responsabilità.
C’è solo un altro piccolissimo problema!
Nessuno dei due papà sa dell’esistenza dell’altro, e Giorgia ha tutte le intenzioni di tenerlo nascosto per un po’. La ragione sta nel fatto che Giorgia vuole il papà migliore per il suo bambino a dispetto del DNA. Vuole che il suo bambino cresca in una casa piena d’amore con l’uomo che nonostante tutto lo desidera davvero.
«Ho sempre saputo che avrei avuto un figlio» sussurro incerta. 

«Solo... non così.»

«E qual era il modo giusto?»
La voce di Laila vibra profonda e suadente, vellutata. Mi fa un effetto strano e posso solo immaginare quanto sia brava e seducente da sopra al palcoscenico.
«Non avrà un padre.» La mia voce, invece, è molto più tremula e incerta della sua. Gracchia e annaspa, come se fosse inchiodata a uno scoglio e dovesse difendersi dall’alta marea. «Almeno… è altamente probabile che io finisca per fare la madre single.»
«Il tuo compagno non vuole figli?»
«Più che altro non ho un compagno. Non ufficialmente, almeno.»
«Siete amici di letto?»
Sospiro. Mila Kunis era decisamente più sexy di me nell’omonimo film e poi il lieto fine era scontato, cosa che nella vita accade di rado. «Gli amici di letto sono due, entrambi poco propensi a mettere su famiglia.»
«Prova a chiedere la loro opinione, magari ti stupiranno.»
Mi sfugge una risatina amara. «Oh, sono certa che mi stupiranno. Bolt non avrà più nessun primato dopo che si saranno dati alla fuga.»
Laila beve l’ultimo sorso di acqua tonica, poi continua a giocherellare con il bicchiere sfiorandone il bordo con l’indice lungo e affusolato. «Se non ti aspetti niente non hai niente da perdere. Parla con loro.» Ammicca e sorride. «E se entrambi dovessero dichiararsi ben disposti avresti la possibilità di scegliere il padre migliore. O il marito migliore. Si tratta di una fortuna, sai? Se mia madre avesse potuto fare un casting per aspiranti papà probabilmente adesso sarei una persona diversa. Non per forza migliore, ma sicuramente avrei sofferto meno.» 
Ed è in questo modo che Giorgia da il via ad una sorta di casting dell’aspirante papà dove cerva di valutare quale dei due uomini è il migliore per crescere un figlio in una casa piena zeppa d’amore.
Ma tutto ciò non è affatto semplice, perché nel giro di pochissimo tempo Giorgia si trova intrappolata in una fitta rete di bugie raccontate a fin di bene, che hanno come scopo ultimo quello di regalare una famiglia felice al bambino che porta in grembo.
Ma districarsi in quella matassa di bugie diventa sempre più difficile e uscirne senza spezzare dei cuori e rimanere feriti è davvero impossibile. 
Tra incomprensioni e malintesi, quando la verità viene a galla, Giorgia rischia di perdere l’unica cosa che voleva; cioè l’uomo che ama davvero e l’unico capace di darle quella famiglia felice che tanto desidera.
Vorrei davvero svelarvi molto di più di questa storia, ma proprio non posso perché rischierei di svelarvi troppo e rovinarvi la lettura, quindi le mie labbra sono ermeticamente cucite.
Tutto quello che vi dirò è che ho amato ogni singola pagina di questo romanzo, l’ho divorato in pochissime ore, e ho dovuto persino fare violenza su me stessa venerdì sera per costringermi a spegnere la luce e dormire, ovviamente ogni violenza e minaccia che mi sono auto-inflitta è miseramente fallita, perché ho letto fino alle tre del mattino e sono andata avanti fino a quando ho trovato la parola fine.  E una volta finito avrei tanto voluto averne ancora.
La mattina seguente mi sono svegliata con pochissime ore di sonno sulle spalle e due occhiaie da competizione che  avrebbero vinto la gara con quelle di zio Fester della famiglia Addams. Ma chissene importa, per romanzi come questo vale la pena fare le ore piccole ed essere zombie per tutto il giorno seguente!

Lo stile dell’autrice è semplice  e scorrevolissimo, reso frizzante da attimi divertentissimi che mi hanno strappato sorrisi in più occasioni.
La componente romance è una parte decisamente importante nello svolgimento della storia, e ammetto senza vergogna di aver sospirato come una teenager innamorata in parecchie occasioni.
I maschietti sono due, e non vi dirò mai su chi ricade la scelta di Giorgia o chi è il papà del bambino, ma vi posso dire  per chi ho fatto il tifo io per tutta la durata del romanzo. E be ragazzi, io mi sono schierata fin dal primo istante dalla parte del muscoloso lottatore e sono una fiera sostenitrice del #TEAMANDREA!
Le mi ultime considerazioni sono tutte per Giorgia. È una protagonista favolosa, ed è impossibile non affezionarsi a lei e prendere a cuore la sua causa. È vero si caccia in una situazione decisamente incasinata e combina un guaio dietro l’altro, ma la sua causa è decisamente nobile; vuole che il suo bambino cresca in una famiglia colma di amore e non si può di certo biasimare per questo, e quindi, qualche bugia può essere giustificata, no?
Ho scritto di nuovo una recensione interminabile, chiedo scusa se ho annoiato qualcuno, ma queste parole erano necessarie per farvi capire quanto ho amato questa storia che vi consiglio caldamente!
Io intanto aspetto con impazienza un altro capitolo della serie L'amore è come...
Il mio voto:
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